Spesso sui cosmetici si trova la scritta "Nichel tested": significa che il cosmetico contiene Nichel in una misura uguale o inferiore a 1 ppm (cioè una parte per milione). Questo significa che su un kg di prodotto ci potrebbe essere non più di 1 mg (milligrammo) di Nichel. Si vorrebbe in questo modo certificare che la quantità di Nichel non possa essere tale da procurare allergie. Per molti leggere queste diciture può essere un segno di qualità anche se non si hanno allergie al Nichel, perché si ha comunque una protezione generale da alcuni tipi di contaminazioni. Noi a dire la verità non ci siamo mai posti il problema di analizzare il contenuto di Nichel dei nostri prodotti per diversi motivi.

Il primo è che abbiamo una realtà basata sulla massima qualità: agricoltura biologica, usiamo il vetro come materiale di stoccaggio (che non lascia residui), usiamo le nostre materie prime, facciamo piccoli lotti, anzi a proposito di ciò sarebbe veramente sconveniente con tutto l’impegno che mettiamo il dover fare anche un'analisi ad ogni lotto, quando imbottigliamo 50-100 creme… però per alcune persone avere dei dati sul Nichel è importante e vedere la scritta "Nichel tested" è sicuramente un'informazione facilmente assimilabile. Capire che la nostra qualità supera questi test non è altrettanto immediato, ma è vero. Ci auguriamo che le persone comprendano che Remedia è già una garanzia in merito alla qualità dei prodotti, almeno per la loro purezza, carica energetica e vitalità.

Per quanto riguarda il Nichel, la presunta allergia o intolleranza a questo parrebbe dovuta a un accumulo di tossine nell’organismo. Non un'intossicazione al Nichel, ma un'intossicazione generale delle cellelule e tra le cellule. Vi sono cioè in soluzione tante sostanze che aumentano la risposta allergica e il grado di sensibilità a determinate sostanze, aumentando le infiammazioni. È un po’ come quando si è stanchi e sopportiamo meno le cose; le nostre cellule fanno lo stesso. Quindi è importante fare una bella pulizia e le cose probabilmente andranno meglio di conseguenza, con un po’ di pazienza. In queste circostanze, e seguendo questa logica, il gemmoderivato di Prunus spinosa può essere un buon aiuto, magari associato alla miscela Drena, per sostenere anche la fase escretoria.

Detto questo, avendo promesso a una signora che avremmo fatto fare delle analisi alla nostra crema Base, per essere concilianti con la sua necessità di avere valori di riferimento sul Nichel, il valore è stato di 0,02 ppm, largamente inferiore a quello di cui si parlava all’inizio, di 1 ppm, che è la soglia per scrivere "Nichel tested". Insomma le nostre intuizioni erano fondate e, tuttavia, a nostro parere il povero Nichel si trova a fare da capro espiatorio e ci preoccupiamo di lui quando la nostra ipersensibilizzazione è scaturita da altre sostanze di sintesi meno sospette o conosciute presenti nei cosmetici, oppure nei farmaci, nel cibo o nell’aria. Queste sostanze nascoste ci intossicano lentamente, senza che ce ne accorgiamo, e magari ci guardiamo dal Nichel che in realtà è solo una spia della nostra poca salute.

Il Nichel è ovunque, non ci arrampichiamo sugli specchi: ogni sintomo è un messaggio.

 

 

di Salvatore Satanassi,
naturopata

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