Anticamente, e per diverse centinaie di anni, la lingua era giustamente considerata come il primo specchio che rifletteva la salute del paziente. Si guardava la lingua, si abbassava la palpebra inferiore, si diceva “trentatré”. Erano tutti passaggi di un'indagine che dava modo al medico di riscontrare i primi segnalatori sullo stato di salute globale del paziente: presenza di infiammazione e tossiemia, anemia, apparato respiratorio in salute. Oggi il tema dell’analisi e osservazione della lingua gode di un eccezionale rilancio per merito delle cosiddette medicine non convenzionali e, nello specifico, della medicina cinese e di quella ayurvedica. Secondo la Medicina tradizionale cinese il primo medico che utilizzò l’esame della lingua per giungere a una diagnosi fu Bian Que, vissuto nel periodo degli Stati Combattenti (471-221 a.C.).
In un’epoca in cui in Cina la medicina era per lo più sciamanica e il successo o il fallimento erano inesplicabili, l’introduzione di un metodo diagnostico oggettivo fu un avvenimento rivoluzionario. Bian Que dimostrò che attraverso l’esame della lingua (ma anche del polso) era possibile introdursi nella condizione del paziente, come pure recuperare il suo passato e predirne gli sviluppi futuri. In altre parole permetteva di fare anamnesi, diagnosi e prognosi.

Anche in occidente...

La lingua é composta da muscoli rivestiti da mucosa, dove risiedono papille gustative e villi, quelle piccole estroflessioni somiglianti a un tappeto erboso. Tutti gli organi molto vascolarizzati e innervati, quindi ricchi di tante connessioni, sono testimoni d’onore della nostra grande complessitá, e possono essere interpellati da qualsiasi medico proprio come un serbatoio di segni utili per conoscere la condizione di salute del paziente. Infatti, é opinione trasversale a tutte le tradizioni mediche che la lingua che esprime buona salute "deve essere di colore roseo ai bordi, più chiara al centro, deve essere umida e con i margini lisci deve potersi estroflettere e sollevare sul palato senza difficoltà”.

Ecco alcuni esempi generali tratti dalla nostra medicina occidentale ippocratica:

  • una lingua molto secca é tipica di quadri clinici tendenti alla disidratazione, ai problemi renali, o al diabete; 
  • una lingua molto ruvida invece denota una condizione generale di deficit vitaminico e infiammazione;
  • una lingua pallida ci avvicina all’anemia;
  • una lingua molto bianca  potrebbe parlarci di una malattia infettiva in atto o di tendenza alla  gastrite e/o all’ ulcera gastrica;
  • una lingua che vira verso il marrone o il nero testimonia un'importante probabile intossicazione da sostanze nocive;
  • una lingua di colore verde o giallo parlerebbe di fegato/cistifellea e milza;
  • una disepitelizzazione della lingua (lingua senza villi) invece, come vediamo in caso di Covid, denuncia uno stato di deperimento molto forte, malattie sistemiche gravi;
  • la lingua ingrossata e/o gonfia denuncia invece una malattia che deposita proteine (amiloidosi) o anche orticaria in atto;
  • la lingua con le impronte dei denti testimonia ritenzione emozionale, idrica e stato di tensione psichica con ansia;
  • la lingua a fragola era tipica della scarlattina;
  • la lingua a carta geografica veniva riscontrata in persone affette da stati allergici, di tipo atopico, come raffreddore da fieno e dermatite atopica;
  • la sensazione della lingua urente (che brucia) ci avvertiva di uno stato di depressione psichica latente o manifesto;
  • la lingua con i puntini bianchi spesso parla di mughetto e quindi stato di immunodepressione;
  • la lingua che devia quando viene protrusa accende lampadine in merito allo stato del sistema neurologico. 

Come osservare la lingua

Sarebbe auspicabile poter sempre osservare la lingua con una luce naturale. La lingua andrebbe protusa fuori dalla bocca per un periodo non superiore a 20-30 secondi, altrimenti possono verificarsi variazioni che non dipendono dalla condizione energetica ma dalla tensione e dall’eccessiva esposizione all’aria. Per cui la lingua deve essere estratta morbidamente, senza tensioni. Meglio non aver prima mangiato o bevuto sostanze “variopinte” che possono ovviamente falsare l’osservazione in merito al colore. Auspicabile anche non usare un netta lingua nelle ore precedenti la seduta di osservazione (alcune persone lo utilizzano per alleviare l’alitosi o come pratica igienica mattutina).

Ricordiamoci che le stagioni cambiano il modo in ci si presenta la nostra lingua: in estate può esserci più calore-umido nel corpo, quindi la lingua può apparire con una leggera patina giallastra, un po’ gonfia e arrossata. In autunno la lingua può assottigliarsi e l’iduito può apparire più secco. In inverno nel corpo penetra il freddo, quindi sulla lingua può essere presente una patina bianca e i bordi possono portare il segno dei denti. In primavera la lingua ha più probabilità di mostrarsi in equilibrio.
Queste sono indicazioni di massima, osservando che la persona in salute è in grado di dare una risposta interna agli stimoli esterni e quindi presentare un equilibrio ottimo a prescindere dalle condizioni climatiche.

Topografia della lingua

Per chi giá un pó mastica il linguaggio della medicina cinese possiamo dire che il colore e la forma del corpo linguale riflettono la qualità della circolazione di: Qi (energia), sangue, yin, yang, fluidi ed essenza. La patina riflette la condizione dei fluidi corporei, il funzionamento degli organi e la forza e profondità dei fattori patogeni presenti nel corpo. La lingua ha inoltre una relazione particolare con stomaco e milza/pancreas, quindi con la funzione digestiva, per quanto riguarda gli aspetti di umidificazione e colore (dipendenti dal qi nutritizio).

L’osservazione della lingua del paziente, o l’auto osservazione, consiste nel protrudere la lingua verso l’esterno e valutare il corpo linguale in relazione a:

  • colore: rosso, pallido, violaceo, scarlatto, bluastro
  • forma: improntata, allungata, contratta
  • movimenti: rigida, fascicolante, tremolante…
  • umidificazione: asciutta, umida, gocciolante…

e la patina linguale in relazione a:

  • colore: bianco, giallo, marrone, nero…
  • forma e distribuzione: a carta geografica, lateralizzata a destra o sinistra…
  • spessore: sottile, spessa, ammassata…
  • densità: compatta, grassa, friabile…

L’osservazione della lingua, si avvale di una particolare “topografia” secondo la quale le varie parti della lingua corrispondono a precisi Organi e Visceri. Perciò un’alterazione del corpo linguale o della patina, in un punto, suggerisce un’alterazione dell’Organo o del Viscere corrispondente. Attraverso le modificazioni delle varie zone della lingua è possibile capire la localizzazione del disturbo o dello squilibrio. Per esempio, le alterazioni della punta della lingua sono correlate soprattutto a patologie del cuore o del polmone, quella della regione centrale della lingua a malattie dello stomaco, del pancreas e della milza, quelle dei bordi al fegato e alla cistifellea e quelle della radice posteriore al rene, alla vescica e agli intestini.

Attraverso questi aspetti è possibile indagare lo stato dell’Energia (Qi), del Sangue e dei Liquidi, dell’intero organismo e dei singoli Organi e Visceri. Inoltre, grazie all’esame della lingua, si possono ottenere utili elementi non solo per fare diagnosi, ma anche per valutare l’evoluzione nel tempo della malattia o l’efficacia della fitoterapia.

La lingua si può dividere in 3 fasce orizzontali che rappresentano il Triplice Riscaldatore.
Il Triplice Riscaldatore non corrisponde a un Organo o a un Viscere, ma a delle funzioni. In particolare ha il compito di unificare e coordinare le funzioni degli organi addominali e toracici, regolare il metabolismo, i liquidi e la circolazione.

Il Triplice Riscaldatore si distingue in

  • RISCALDATORE SUPERIORE: correlato con l’energia attraverso Cuore (la punta) e Polmoni (subito dietro la punta).
  • RISCALDATORE MEDIO: corrisponde alle funzioni di assimilazione attraverso Pancreas-Milza e Stomaco (ad esso corrisponde la parte centrale della lingua).
  • RISCALDATORE INFERIORE: correlato alle funzioni di eliminazione attraverso Intestini, del sistema urogenitale (Vescica) e in parte anche del Fegato (corrisponde alla radice posteriore della lingua).

All’interno di queste tre fasce orizzontali sono individuate delle zone:

  • LA PUNTA corrisponde al Cuore nella parte apicale e al Polmone in quella subito retrostante.
  • IL CENTRO del terzo medio della lingua corrisponde a Stomaco e Pancreas-Milza.
  • LA RADICE della lingua corrisponde all’apparato genito urinario, Reni, Vescica e agli Intestini.
  • IL BORDO della lingua (esclusa la punta) corrisponde a Fegato e Cistifellea, ma se ha l’impronta dei denti corrisponde invece a Pancreas-Milza.

Le specifiche aree della lingua, secondo la Topografia riportata nell’immagine, rispecchiano la condizione dei singoli Organi e Visceri. Di conseguenza, la naturopatia può tornarci molto utile per intervenire lì dove la lingua ci racconta che abbiamo più bisongo di un sostegno naturale. Nell'immagine sottostante abbiamo correlato a ogni zona della lingua e alle sue manifestazioni uno dei nostri rimedi naturali che potrebbe essere utile.

Analizziamo ora gli elementi più importanti dell’esame del corpo e della patina linguale.

 

Colore della lingua

Il colore del corpo linguale è espressione dello stato e della circolazione dell’Energia e del Sangue:

  • lingua pallida: indica una carenza di Energia e/o Sangue. Se è carente l’Energia, la lingua in genere è anche gonfia e umida perché i liquidi tendono a ristagnare;
  • lingua rossa: traduce la presenza di Calore. Il Calore può manifestarsi in una situazione di infiammazione acuta o anche di ansia, oppure può essere associato a situazioni croniche (in questo caso sono presenti anche fessurazioni e riduzione della patina linguale). Se il Calore è localizzato in un punto, può indicare calore e infiammazione nell’Organo-Viscere corrispondente;
  • lingua viola-cianotica: indica che l’Energia e/o il Sangue ristagnano nel corpo a livello distrettuale o generale. Tanto maggiore è il ristagno, tanto più sarà carico il colore viola.

 

Forma della lingua

La forma del corpo linguale ci fornisce informazioni soprattutto sul metabolismo dei liquidi e sullo stato energetico:

  • lingua ingrossata: segno di stasi di liquidi o carenza di energia;
  • lingua improntata, gonfia, “grassa”: se ai bordi si possono vedere le impronte dei denti, è segno di debolezza di Pancreas-Milza, stasi di Liquidi e presenza di muco-catarro;
  • lingua sottile: segno di deficit di liquidi e/o di sangue;
  • lingua fissurata: calore cronico con prosciugamento dei liquidi e secchezza.

 

Movimento della lingua

Quando la lingua viene protrusa verso l’esterno della bocca, dovrebbe restare ferma, senza particolari movimenti. La presenza di movimenti può indicare alterazioni dello stato di salute o dello stato emozionale:

  • lingua che trema: indica la presenza di vento interno, associato a deficit di Sangue o Calore del fegato, nervosismo, collera, ansia da sovraccarico;
  • lingua deviata verso un lato: indica un maggior rischio di disturbi vascolari e ictus;
  • lingua rigida: indica apoplessia o stato febbrile acuto;
  • lingua arrotolata: patologie cerebrali ischemiche e/o emorragiche;
  • lingua contratta: grave penetrazione di freddo, gravi stati febbrili, ictus.

 

Colore della patina lingueale

Il colore della patina linguale traduce prevalentemente ciò che in medicina cinese viene definito “attacco di freddo e attacco di calore”, che possono derivare da fattori climatici ma anche da condizioni interiori relativi a organi o stati d’animo:

  • patina bianca: segno di attacco di energia fredda (raffreddore, flogosi respiratorie e/o gastrointestinali e/o urinarie, reumatismi, torcicollo);
  • patina giallastra: quando c’è attacco di calore (alimentazione ricca di alimenti che scaldano, clima troppo caldo, eccesso di emozioni, ecc..), o “il freddo si trasforma in Calore”, come può accadere nella fase evolutiva delle stesse patologie citate in precedenza;
  • patina francamente gialla: è un segno di calore e infiammazione importante o cronica;
  • patina marrone scuro o nera: è segno della comparsa di “calore tossico” e si accompagnano a stati tossiemici e degenerativi.

 

Spessore della patina

Anche lo spessore della patina è in relazione con la gravità del fenomeno in atto, ma anche con la presenza di mucosità e catarri:

  • patina spessa: indica generalmente uno stato di pienezza di energia, mucosità e catarri;
  • patina spugnosa a “latte cagliato”: segno di ritenzione di cibo nello stomaco;
  • assottigliamento o scomparsa della patina linguale: sono invece segni di indebolimento energetico cronico, specie dei Reni e Fegato.

La localizzazione della patina può dare indicazioni topografiche sull’Organo-Viscere interessato.

L'osservazione attenta della lingua è una buona abitudine che ci permette di tenere monitorato il nostro stato di salute fisica ed emozionale. È un modo semplice ed efficace per ricordare di guardarci allo specchio e chiederci: "come sto?". 

 

di Rosa Massari,
naturopata

Categoria: Salute e Benessere , Visione Olistica
Tag: lingua